Come mai un bel giorno ti trovi a pronunciare frasi, frasette e simil abbozzi verbali che hanno poco senso nella lingua italiana ma, improvvisamente, grande diffusione ...e ti senti alla moda, inserito nel contesto sociale solo al semplice pronunciarle......
Ecco un breve, ma fatto con il cuore, dizionario dei più (ahimè) diffusi modi di dire di oggi VOLUTAMENTE IRONICO (L'IRONIA SALVA sempre)....breve perché sto per terminare la versione più lunga di cui vi do un assaggio..
"Anche no": espressione letterale, mutata dalla più diffusa negazione "NO", spesso accompagnata da una gestualità caratterizzata da apertura delle braccia. L'espressione è sovente usata per esprimere il proprio disappunto su un concetto , su un evento che non è di gradimento del soggetto parlante e ancor più per sottolineare una certa noia nei confronti del viver;
"Anche basta": simil al precedente ma usata per evidenziare una situazione sentita come particolarmente pesante per il soggetto che la pronuncia;
"Non è cosa": espressione di disapprovazione che il soggetto usa per prendere le distanze da un evento che non incontra il suo gradimento;
"Ci sto dentro": modo di dire, sembra di origine nordica, usato dal soggetto per far sapere di avere il controllo di una o più situazioni;
"A nastro" " A bomba", " A struscio": espressioni, leggermente diverse per origine geografica ma tutte usate come avverbi di quantità, evoluzione del nostro "tanto";
"Apericena": termine di uso comune per indicare la particolare usanza di lasciare la propria dimora per incontrare amici con cui condividere un pesante aperitivo o una leggera cena (da qui l'indecisione del termine..)..leggesi anche: modo per stare fuori casa anche dopo i 45 anni e far credere al coniuge di andare a un breve aperitivo che però sarà abbastanza saziante quindi " Non mi aspettare per cena, dormi pure che arrivo!":
"Bella zio": esclamazione di gioia e/o entusiasmo usata per sottolineare la buona riuscita di un evento. Espressione di origine incerta.
"Ciau": evoluzione fonetica della normale espressione di saluto "ciao". Il soggetto che la pronuncia è portato a chiudere la bocca in simil atteggiamento di chi sta per baciare tecnica usata per allungare il suono della vocale "u" il che rende il salutar, a loro dire, simpatico e di moderna usanza ..tradotto si sentono toghi....
Un piccolo assaggio...di questo antivocabolario che tanto rende modernamente tosti....
Intanto ciao....con la O!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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